sabato 19 settembre 2009

La solitudine dei numeri primi

Mi sento come una debuttante. L’esordio a scuola, l’entrata in società, l’inizio di un nuovo lavoro, la scarpa comprata dopo un mese di risparmi, il primo appuntamento con un ragazzo che ti piace. Questo numero primo ci perseguita nella vita: tutti eventi destabilizzanti durante i quali la mente si affolla di mille dubbi, interrogativi, paure.
Questo è il mio primo giorno sul blog. La prima domanda: cosa scriverò? La seconda: cos’è per me questo blog? La terza: perchè mi sono lasciata convincere da quelle serpi che con le buone o con le cattive mi hanno spinto su vari fronti a fare quest’esperienza usando anche l’arma più perfida che possa esistere per qualunque essere umano dall’ego sviluppato maggiormente rispetto alla norma alla quale dovremmo mediamente attenerci? La lusinga. Sei divertente, ironica, sufficientemente sprezzante, tagliente, sagace... peggio delle sirene!
Abituata a leggerne taluni ai quali, con mia grande sorpresa, giorno dopo giorno, mi sono appassionata (i nomi non li rivelerò nemmeno sotto tortura), nei quali ho imparato a conoscere, attraverso le parole, stralci di vissuto di persone sconosciute e mi sono dilettata, talvolta divertita, a commentare, suggerire, provocare, adesso mi trovo davanti a questo contenitore da riempire con pensieri sparsi, frammenti di vita che mi pongono davanti a me stessa e al mondo in modo più profondo, quasi analitico. Non siamo più abituati a conoscere le persone dalle parole: preferiamo un’estetica, un abito, un atteggiamento, uno sguardo, quel quid che ci attrae o ci respinge. Al mondo siamo tutti come cariche elettromagnetiche?
Eppure, ogni giorno, ognuno nella propria città, entriamo inevitabilmente in contatto con la vita degli altri. Ma allora il mondo è un blog della realtà? Milano, Parigi sono uguali al mio contenitore virtuale? Le persone che conosciamo, ma anche quelle che non conosciamo... ci incuriosisce la loro vita, cosa fanno, cosa erano, cosa sono diventate, perchè le incrociamo esattamente in quel momento. Ci troviamo a domandarci chi sia il nostro vicino in metropolitana, il ragazzo che siede al tavolo di fronte mentre mangiamo nella pausa pranzo, la signora bionda elegante di mezza età che aspettava come noi al giapponese take away, la coppia seduta sulla panchina al parco, l’uomo distinto nel suo gessato che ci scontra nello struscio in centro. Del resto, anche le dinamiche dell’innamoramento iniziano in questo modo. L’altro giorno la mia amica Angelique era al supermercato. Sempre distratta e di corsa, si scontra letteralmente con un ragazzo, di quelli che ringrazi subito il cielo di aver messo sulla tua strada. Uno sguardo, un sorriso, un ammiccamento e un po’ di autocompiacimento che non guasta mai. Parola dopo parola sono finiti... alla cassa, uno sguardo nel carrello e la rivelazione: quante cose si capiscono di una persona guardando dentro il carrello della spesa. Un numero di telefono... e il gioco è fatto. Nel mondo virtuale sarebbe stato diverso?

16 commenti:

  1. Direi di sì. Nel mondo virtuale non puoi comunicare con tutti e 5 i sensi contemporaneamente e questa è una grande, immensa differenza.
    Ciao e buone scritture,
    F.

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  2. La magia dell'attimo colto nella realtà non premeditata, dovuta alla casualità, all'imprevedibilità, all'immediato e sorprendente riscontro, non può essere replicata da nessun mezzo, per quanto possa essere il più tecnologicamente avanzato..........

    C.

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  3. Innanzitutto sono FELICE di questa tua prima volta, il blog può essere un'efficace valvola di sfogo, anche perché magari riesci ad esprimerti in un modo in cui nella vita reale non potresti. E poi sono felice perché sei sempre divertente e hai uno stile di scrittura unico.
    Ho visto nel tuo profilo che sei dei gemelli... beh, non per buttarla subito su discorsi da parrucchiera, ma anni e anni fa avevo letto che i gemelli sono il segno più suscettibile alle lusinghe. Te lo dice un gemelli.
    Infine: gli incontri da supermercato e da blog: credo di più nei primi. Il mondo virtuale abbellisce tutto e tendiamo a idealizzare chi c'è dall'altra parte del monitor. Tempo fa presi una sbandata colossale e poi...
    Oddio, mi sa che ho fatto troppo il vecchio saggio o sapientone della situazione, perdonami se è così ;)

    PS: dal tuo blog deduco che va di moda il verde mela, giusto?
    PPS: ti ho inserito nel mio blogroll prima ancora di farti visita, sulla fiducia. Questo è amore!

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  4. è bellissimo sentirsi così... io lo comincio a provare già ora anche se il mio debutto sarà mercoledì... nonostante sia offuscato da eventi che hanno dell'incredibile.... ma sopravviverò anche a questo ci sono cose più importanti....

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  5. Sono già protagonista del tuo primo post? Sono molto onorata. Posso candidarmi come mascotte allora?

    Come Anastasia anch'io sono felice del tuo debutto. Alla fine ce l'hai fatta? Non smetterai mai di sorprendermi anche se sei sempre tu a dire a me questa frase.
    Chi bene inizia... ^_-

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  6. Tanto per rimanere in tema... i primi commenti! :)

    @ Flores: il mondo virtuale, secondo me, è in grado di scatenare due effetti contrapposti: magnificare le cose (a volte magari anche non a ragion veduta... vedi il caso di Anastasia) e di far diventare anche più sinceri. Quando non si vede il pubblico a cui si fa riferimento ci si apre di più sempre che non si cada nell'autocelebrazione. Penso che sia più facile scrivere davanti ad uno schermo che parlare davanti ad una persona. Le parole scritte nella loro evocatività hanno un potere molto seduttivo.


    @ Cristian: so che non dovrei dirlo e che sicuramente me ne pentirò amaramente ma ti voglio sempre più bene! ;)


    @ Anastasia: anche tu Gemelli? Ora si capiscono tante cose. E considerato che non sei il solo tra i commentatori ad esserlo... c'è anche chi è nato esattamente il mio stesso giorno... direi che la cosa mi piace molto.
    A proposito, anch'io ho sempre trovato stimolanti gli incontri nei supermercati (l'Esselunga di Milano ne sa qualcosa).

    P.S.: no, il verde non c'entra. Era l'unico tra i colori preimpostati a piacermi o a non aver già usato! ;)

    P.P.S.: grazie, sei un tesoro.


    @ sara: in bocca al lupo.


    @ Angelique: avevi qualche dubbio? ;)

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  7. quello che scrivi è parzialmente vero. La società attuale ci impone ritmi sempre più frenetici e rapporti spesso sempre più superficiali. E' vero spesso ci si ferma all'apparenza nel "virtuale" e non si approfondisce come nella realtà (...ma poi mi chiedo, esiste ancora qualcuno che ha la curiosità e la voglia di conoscere chi gli si pone dinanzi?) - ma, i fenomeni che sono sorti in questi ultimi anni dai Blog al Social Networking - non sono altro appunto che l'evoluzione della società contemporanea, a cui, anche volendoci ribellare dovremo prima o poi adeguarci...
    Un bacio Emanuele

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  8. L'Esselunga di via Papiniano, I suppose... ;) lì ho incrociato solo qualche sguardo di donna (all'anagrafe, intendo).

    Chiedere il giorno della tua nascita credo sia troppo, invece... (richiesta indiretta)

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  9. Buona fortuna per questa nuova avventura!
    Ah, se può interessare, io sono del cancro...
    Alessandro

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  10. Non saprei, però grazie al mondo virtuale sto "coltivando" più di una buona conoscenza approdondita o chiamala, se vuoi, amicizia.
    E' chiaro le sbandate colossali - e qui mi tocca citare l'adorabile Anastasia - sono sempre, magicamente, dietro l'angolo.
    Detesto.


    Ad ogni modo, buon divertimento con il blog.
    Inoltre, sono dei pesci, segno doppio come i gemelli. Solo un po' più sfigato.

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  11. @ Emanuele: la "conoscenza", probabilmente, non va mai dissociata dal contesto. Non pensavo che qualsiasi luogo potesse portare allo stesso tipo di "conoscenza"... e, oggi, essendo le possibilità e le finalità più numerose di ieri, il binomio mi sembra ancora più imprescindibile. Mi domandavo solo se si potesse adottare la stessa tecnica per contesti diversi o se ognuno ne necessiti una propria. In questo ultimo caso, la versatilità diventerebbe più che mai la carta vincente.


    @ Anastasia: no, era un'altra Esselunga... ergo senza dubbio non hai incontrato la sottoscritta. Più facile essersi visti al Borgo allora! ;)
    A proposito delle mie (dis)avventure col mondo lesbico, mia cara, ne farò, magari, argomento di un post un giorno o l'altro.
    Infine, per quanto riguarda la tua richiesta indiretta... una domanda: stai forse cercando di valutare se siamo compatibili? Non so perchè è sempre una delle prime domande che mi sento rivolgere da un uomo. Detesto pensare che siate diventati tutti così astrologicamente preparati e sia rimasta solamente io l'unica ignorante che legge abbastanza disinteressatamente l'oroscopo sul quotidiano del mattino mentre sorseggio il mio café au lait.
    Comunque, poiché non si cambia la strada vecchia, te la svelerò se mi offrirai un cappuccino italiano! ;)


    @ Alessandro: benvenuto! Sono oltremodo lieta che tu sia approdato anche in questa parte di cyber-spazio. Abituata a leggere i tuoi commenti sempre intelligenti, moderati e pacati (cosa non così comune al giorno d'oggi) a proposito di moda e tendenze sull'altro blog, confido nel fatto che tu possa diventare un assiduo commentatore anche in questo luogo decisamente molto più frivolo.


    @ vanity hair: le sbandate ci sono anche nel mondo reale. Basta un po' di occhio, un po' di sesto senso e un po' di c... ;) ... intendevo cervello.
    Non avendo le conoscenza di Anastasia in fatto di zodiaco ma basandomi sui pesci che conosco, non direi sfigati. Forse un po' sognatori. Serve solo il doppio della soglia d'attenzione "normale"! ;)

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  12. Te lo chiedevo così, perché nella mia vita molte persone sono nate lo stesso giorno. E siccome ho un cuginetto che amo follemente che è anche lui dei gemelli, mi chiedevo se forse... Comunque, l'oroscopo lo leggo, anche se poi lo dimentico dopo due o al massimo tre minuti. Ci farò un post (non rubarmi l'idea però).

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  13. Anch'io leggo l'oroscopo ma solo per divertirmi a vedere quanto si discosterà da quello che poi succede veramente.

    In bocca al lupo Alexis, sei tutte noi (o quasi).

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  14. @ Anastasia B.: Personalmente non credo molto nella corrispondenze astrologiche ma che, in gran parte, ciascuno di noi sia il risultato del nostro vissuto. Comunque, quando vorrai, ti accontento... e, se vuoi, chiamami pure cuginetta francese ma non amarmi alla follia! ;)

    P.S.: non ti rubo l'idea... promesso.


    @ Estelle R.: ce l'hai fatta? Sono contenta. Per curiosità, quante volte si avverano le previsioni? :D

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  15. fosse cosi facile incontrare qualcuno al supermercato o per strada....quanti ne ho visti,e guardati con l'acquolina in bocca pero non mi e capitato di scambiare numeri di telefono......solo a Milano capita??
    complimenti per l'editoriale
    Lo

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