martedì 20 ottobre 2009

More than twist in my sobriety

A volte la vita è davvero strana. Il sesso a pagamento è una delle attività che non ha risentito della congiuntura economica negativa anzi, paradossalmente, per un motivo o l’altro, oggi è un argomento prepotentemente sulla bocca di tutti. L’assenza di crisi è dovuta, probabilmente, al fatto che la domanda è sempre molto alta e il suo mercato fiorente: giovani alla prima esperienza, uomini che vogliono cambiare donna quando desiderano senza mai rinunciare, mariti insoddisfatti, adoni mancati, maschi che rivendicano un ruolo di potere o, magari, solamente, evasione, di intrigo, di gioco.
Un sabato sera, qualche mese fa, io e le mie amiche Angelique ed Estelle eravamo ad un party in casa di amici in centro per festeggiare un traguardo professionale in grande stile. Nel momento in cui stavo pensando di andarmene, stanca, annoiata e sola, Estelle stava flirtando con il fratello del padrone di casa e Angelique era già arrivata accompagnata, mi si è avvicinato un ragazzo, Eric, 31 anni, dal fisico scultoreo con una scusa talmente banale che nemmeno ricordo.
Dopo due chiacchiere disimpegnate, l’argomento è caduto sul tema del lavoro. Mi ha confessato candidamente di fare l’escort. Vedendomi trasecolata non poco e dubbiosa di non aver capito bene si è affrettato a precisare ironicamente: “Ma non sono in servizio”. Poiché, però, era un conversatore amabile e divertente ho accettato di buon grado l’invito a prendere un cappuccino il giorno dopo. In vena di confidenze ho appreso quella domenica mattina e in qualche piacevole incontro successivo cosa potesse spingere un ragazzo così a fare l’accompagnatore: “Sono un appassionato di blind date. Mi piace conoscere per non rimanere solo. Non cerco partner diversi ogni sera. Ma, quando incontro, capisco subito dove si va a finire, 9 su 10 vogliono quello e, quindi, vedo di arrivarci il prima possibile e poi tornare a casa. Magari perchè posso parlare con qualcuno al quale sono più legato della persona con cui ho appena fatto sesso”.
Ho capito subito che si stava riferendo a me. Da un po’ di tempo, infatti, aveva la singolare abitudine di telefonarmi la sera quando rientrava. Gli piacevo fisicamente ma, soprattutto, caratterialmente. Allora non ho potuto fare a meno di domandarmi: quanto i condizionamenti esterni (lavoro, religione, ideologia politica, status sociale, altezza, lunghezze) possono influire su qualcosa di incondizionato come dovrebbe essere l’amore?
Nel caso di Eric, sarebbe impensabile immaginarlo come compagno, abituato com’è, con il suo stile, a mettere a proprio agio la persona che si trova con lui, a farle credere che si stia trovando benissimo, che gli faccia provare sensazioni uniche quando, molto spesso, sta pensando solo a cosa manca in frigorifero.
Osservandolo, si sarebbe potuto pensare che avesse tutto: bellezza, fascino, eleganza, savoir-faire, frequentazioni raffinate (le stesse “conoscenze” occasionali che, secondo Florent, le persone come Eric in realtà detestano)... invece era, semplicemente, un ragazzo solo che avrebbe voluto degli amici con cui parlare, con cui uscire o che facessero parte della sua vita. Era un uomo che non riusciva più a staccarsi dal meccanismo di finzione nel quale, inconsapevolmente, si era trovato sempre più coivolto.
Una sera ho capito che avrebbe voluto fare l’amore con me, forse per la prima volta, forse per l’ultima. Mentre rientravo a casa in taxi mi trovavo a riflettere su come le esperienze della nostra vita siano come tanti tatuaggi indelebili. E, sebbene continuassi a trovare esilarante di avere detto no ad un escort, in quel momento, ho realizzato che non avrei voluto provare le sue stesse sensazioni. L’amore non ha un tempo. Stavo ripromettendo a me stessa che non mi sarei lasciata usare, neanche mentalmente. Non avevo detto no all’escort, avevo detto no all’uomo. Non avevo detto no al suo lavoro, avevo detto no al suo cuore.

9 commenti:

  1. Sapendo chi è Eric, sapendo che sarebbe stata un'avventura senza impegno e sapendo che molto probabilmente sarebbe stata solo una volta non so se io avrei detto di no. A volte è bello fare le cose senza pensarci troppo ^_-

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  2. No Angelique. Quel tipo di "dettaglio" mi bloccherebbe subito sia per una notte di sesso che ovviamente per qualcosa di più.
    Poi, va bene è un bel ragazzo ma per quanto mi riguarda non sono particolarmente attratta da quel tipo di bellezza. Troppo sfacciata, troppo da uomo immagine. Forse adatta a quel tipo di lavoro.

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  3. Ma quale cuore, ma quale amore.
    Esilarante sarebbe stato andarci e ... pagarlo!
    Un gioco insolito o se preferisci un bel tatuaggio.

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  4. @ ale: concordo con te. Anch'io ci sarei andata. Sul pagarlo o no, non saprei. Senza dubbio sarebbe stata una mossa grandiosa ma l'idea di fare sesso a pagamento mi mette una tristezza infinita. E stando a quello che racconta Alexis sembra che questo tipo si fosse preso davvero una bella sbandata.

    @ Esty: capirai mia cara che per un lavoro come quello l'immagine è importante ^_-

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  5. Per tutti: sono sempre stata serena nel mio “rapporto” con Eric perchè, nonostante sia indubitabilmente un bel ragazzo, ho sempre avuto chiaro il fatto che, da parte mia, non si sarebbe mai andati al di là della sfera amichevole. Da parte di Eric, senza mezzi termini, mi è stato fatto capire che avrebbe voluto approfondire volentieri la nostra conoscenza. Il mio rifiuto è stato dovuto al mio rispetto per me stessa e per lui, tralasciando i suoi “sentimenti” veri o presunti in gioco ma, al di là di ogni ragionevole dubbio, non corrisposti. Ergo, non c’era motivo né di fare strategie, né di cedere ad alcuna tentazione.
    La mia riflessione, infine, verteva sul fatto che mi sono chiesta come avrebbe reagito una donna se fosse stata interessata a ricambiarlo non potendo fingere di dimenticare la sua situazione lavorativa. Tutto questo tra il serio e l’ironico! ;)

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  6. A mio modesto parere, tutto dipende da come una donna vive i rapporti di coppia. Conosco moltissime ragazze, per le quali un legame è sia fisico che sentimentale. Due elementi inscindibili: il tradimento esiste sia carnale che mentale. Quindi stare con un escort è impossibile (nonchè impensabile). Per altre, esiste una separazione tra le due componenti e quindi un tradimento è considerato tale, quando viene meno l'affetto/amore che l'uomo in questione prova per loro. Il fatto che quest'uomo faccia sesso con altre persone per lavoro e non per noia/vizio/ossessione, può essere un fattore irrilevante alla loro felicità. E così anche un escort può essere un partner possibile, forse anche perchè pensano che non si è escort per sempre...

    Detto questo, Alexis cara, io e te dobbiamo iniziare a frequentarci più spesso :D

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  7. Mia cara, la tua riflessione è davvero molto interessante.

    Per il resto, non potrei essere più d'accordo. Sai, tra l'altro, anche quanto io sia legata a Venezia. È una città in cui non mi stancherei mai di venire.

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  8. Sesso a pagamento???? no no... preferisco un maglioncino prada luna rossa

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  9. ho letto due post e credo che diventerò un ospite fisso del tuo blog

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